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PIECES OF A WOMAN

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DI KORNÉL MUNDRUCZÓ
Un’interpretazione straordinaria, dolorosa e struggente all’interno di un racconto sul lutto e sulla rinascita interiore.

Pieces of a Woman è un film presentato in Concorso alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, con protagonista Vanessa Kirby, premiata per la sua prova con
la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Pieces of a Woman approderà nel catalogo della piattaforma Netflix il 7 gennaio 2021. Martha Carson (Vanessa Kirby) e Sean (Shia LaBeouf) sono una coppia di Boston che attende l’arrivo della loro prima figlia. Martha ha pianificato un parto in casa ma, quando inizia il travaglio, apprende che la sua ostetrica non è disponibile.
La scelta di far nascere loro figlio in casa ha un risvolto tragico che cambierà per sempre le loro vite. Martha e Sean si trovano all’improvviso a dover elaborare una perdita e un dolore profondissimo. Martha deve convivere con il dolore, con il rapporto conflittuale con il marito e con la madre dispotica (Ellen Burstyn). Diretto da Kornél Mundruczó (White God – Sinfonia per Hagen, vincitore del premio Un Certain Regard a Cannes nel 2014) e con la sceneggiatura di Kata Wéber. Pieces of a Woman è un’opera dolorosa e struggente sulla maternità e sulla
sofferenza, un’ode alla perdita, al lutto, un racconto pieno di simbolismi, di rimandi metaforici alla natura caduca e mortale e alla rinascita interiore; un’acuta analisi, sia
spirituale che carnale, del vuoto che lascia un figlio che non c’è più. In questo film, accanto a alla straordinaria Vanessa Kirby, ci sono Ellen Burstyn, Shia LaBeouf, Molly
Parker, Sarah Snook, Iliza Shlesinger, Benny Safdie e Jimmie Fails. Martin Scorsese è produttore esecutivo.

Regia: Kornél Mundruczó
Cast: Vanessa Kirby, Ellen Burstyn, Shia
LaBeouf, Molly Parker, Sarah Snook.
Genere: drammatico
Distribuzione: Netflix

Il ladro gentiluomo una serie di avventure mozzafiato.

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Assane Diop è un uomo affascinante e tormentato. Nel suo passato c’è una ferita mai rimarginata: quand’era ragazzo suo padre Babakar, immigrato in Francia dal Senegal, si è suicidato nel carcere dov’era rinchiuso per il furto di un collier appartenuto a Maria Antonietta. Da un giorno all’altro Assane si è ritrovato solo, con un libro dal titolo Arsenio Lupin, ladro gentiluomo come unica eredità.

Venticinque anni dopo, quando ricompare il collier rubato che era costato la vita al padre, Assane ha completato la sua mutazione nel personaggio inventato da Leblanc. Vive a Parigi in un appartamento pieno di travestimenti, possiede doti da prestigiatore e conosce le arti marziali. È colto, elegante, furbo e proprio come Lupin non ricorre mai alla violenza: un moderno ladro gentiluomo, insomma, che è ancora convinto dell’innocenza del papà e vuole scoprire la verità per scagionarlo.


«The Undoing», miniserie familiar-drammatica

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I sei episodi di The Undoing – Le verità non dette andranno in onda su Sky Atlantic venerdì 8 gennaio a partire dalle 21.15 (il 15 gennaio, comunque, andranno in onda gli episodi 3 e 4, mentre il 22 gli episodi 5 e 6), e saranno disponibili anche in streaming su NOW TV.

La vita di Grace Fraser, una psicoterapeuta di successo di New York, è apparentemente perfetta: il lavoro va a gonfie vele, ha un marito – Jonathan, un oncologo pediatrico molto noto e apprezzato – che la adora, e ha un figlio – il maturo, intelligente ed educatissimo dodicenne Henry – che è il figlio che tutte le madri vorrebbero. Peccato che, per l’appunto, sotto la superficie si nasconda qualcosa di terribile. Un giorno, infatti, dopo una serata di beneficienza organizzata dall’istituto privato che frequenta Henry, viene ritrovato il cadavere di una donna orrendamente mutilato. Quel corpo senza vita appartiene a Elena Alves, la madre di Miguel, un compagno di scuola di Henry di un paio d’anni più giovane…un ex paziente di Jonathan.

Figlio d’arte che si è fatto da solo

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Oggi Christian De Sica compie settant’anni. Un traguardo importante, con bilanci di una vita e di una carriera probabilmente già fatti, ma anche con il desiderio di avere qualcosa ancora da dire. C’è un grande sogno nel cassetto di Christian, figlio di Vittorio, ed è quello di raccontare una delle tante storie attorno a suo padre, regista da quattro premi Oscar. Un film sulla lavorazione de La porta del cielo, uno dei film meno ricordati della coppia De Sica – Zavattini, in realtà il più complesso e per molti versi moderno, la cui lavorazione fu difficilissima. Christian sono anni che cerca di portare sullo schermo questa storia, non ci è ancora riuscito.

Una delle tante sorprese che riserva questo figlio d’arte, con un padre complesso e ingombrante, una madre attrice, Maria Mercader, una vita passata nel cinema, dalle vacanze da ragazzo con la famiglia Rossellini, in compagnia di Isabella, con cui fu anche fidanzato, al matrimonio con Silvia Verdone, sorella di Carlo e figlia di Mario, uno dei più grandi critici e storici del cinema italiano. La vocazione artistica comincia presto, al cinema affianca la passione per la musica, e probabilmente il giovane De Sica è stato uno dei pochi attori italiani ad avere un’anima americana, con il costante desiderio di voler portare un po’ di Broadway sul Tevere.