BUSSANO ALLA PORTA

M. Night Shyamalan torna a dirigere un thriller ad alta tensione. Una storia che si interroga su fede, salvezza e famiglia. Enigmatico, imprevedibile e inaspettato, un thriller a sfondo horror in cui il terrore è letteralmente sull’uscio della porta.

PROTEGGERE LA FAMIGLIA O L'INTERA UMANITÀ. FAI LA TUA SCELTA

BUSSANO ALLA PORTA È IL NUOVO PROGETTO DI M. NIGHT SHYAMALAN, REGISTA DI IL SESTO SENSO, UNBREAKABLE, SIGNS, THE VILLAGE E TANTI ALTRI THRILLER PARANORMALI E FANTASTICI, che torna in una storia ambientata in un constesto apocalittico, prodotta da Blinding Edge Pictures e distribuita da Universal Pictures. Un film, quello di Shyamalan, che dovrebbe rileggere il genere dell’home
invasion da un punto di vista particolare e “apocalittico”, visto che gli aggressori dichiarano di agire per evitare una sorta di apocalisse globale.
La pellicola, dalla storia tanto contorta quanto coinvolgente, si basa sul romanzo horror, bestseller, del 2018 The Cabin at the End of the World di Paul Tremblay, tra presagi apocalittici, follia e orrore.
Mentre trascorrono una vacanza in una remota baita sperduta in mezzo ai boschi, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta cruciale per le sorti del mondo. Prendere una decisione per scongiurare nientemeno che l’Apocalisse. Nelle ore successive, in un crescendo di presagi apocalittici, paranoia, follia, paura e rituali, la famiglia si ritroverà a dover decidere a cosa credere prima che tutto vada perduto. Il film Bussano alla porta è dunque un thriller con una domanda avvincente al centro: cosa faresti se fossi chiamato a scegliere chi salvare tra la tua famiglia e l’umanità intera. Temi come fede e credo, certezza e dubbio, il potere e i limiti in gioco,
diventano dunque il nucleo centrale della vicenda. “Per me, è una storia biblica moderna”, ha sottolineato Shyamalan.
“Ha argomenti che si ricollegano a Servant, la serie tv da me creata per Apple Tv+, e riflette la mia sensazione per cui tutto ciò che sta accadendo oggi nel mondo ci stia portando tutti verso
una giusta direzione. Certo, non procediamo sempre nella maniera giusta ma ci meritiamo la possibilità di continuare ad andare avanti”.
È dal 1999, l’anno di quello psycho-horror apparentemente minore intitolato The Sixth Sense - Il sesto senso, che M. Night Shyamalan si è imposto come uno degli autori più rilevanti a cavallo dei due millenni. Grazie al suo film d’esordio, le aspettative sul lavoro del regista sono sempre state alte, soprattutto in merito ai colpi di scena conclusivi che caratterizzano quasi tutte le sue opere.
Dopo essere riuscito a soddisfare per lo più queste spettative, la sua carriera è diventata un po’ più traballante dopo un periodo difficile. Gli ultimi anni hanno visto Shyamalan tornare a essere più forte agli occhi del pubblico con film quali Split e Old che hanno dato agli spettatori motivi per essere di nuovo entusiasta del prossimo film del regista.
Scritto da M. Night Shyamalan insieme a Steve Desmond e Michael Sherman, e vede nel cast la presenza del muscolare Dave Bautista (sempre meno attore d’azione e sempre più interprete), Rupert
Grint (il rosso Ron Wesley maghetto pasticcione nella saga di Harry Potter) Ben Aldridge (The Titan), Jonathan Groff (Matrix Resurrections) e Nikki Amuka- Bird (Old).

Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Dave Bautista, Rupert Grint, Nikki Amuka-
Bird, Jonathan Groff, Ben Aldridge, Abby
Quinn, Kristen Cui, William Ragsdale
Genere: Horror, Thriller
Distribuzione: Universal Pictures

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