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martedì, Giugno 17, 2025
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L’hanno definito un “perfetto film del sabato sera al veleno”.

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Diretto, scritto e co-prodotto da Emerald Fennell (Killing Eve), Una Donna Promettente (titolo originale Promising Young Woman) è un thriller sulla vendetta che vede Carey Mulligan nei panni della protagonista e della produttrice esecutiva.

 

– CANDIDATO ALL’OSCAR 2021 PER: MIGLIOR FILM, MIGLIORE REGIA, SCENEGGIATURA ORIGINALE, MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (CAREY MULLIGAN), MONTAGGIO.

La trentenne Cassie ha buttato al vento ogni speranza: da quando ha abbandonato gli studi di medicina lavora in un piccolo bar, vive coi genitori e ogni weekend gira per locali facendosi abbordare da sconosciuti. Cassie in realtà ha un piano: fingendosi ubriaca, intende dimostrare come ogni uomo che la abborda nasconda il desiderio di violentarla o possederla con la forza. Nel suo passato c’è un trauma che ha segnato il suo destino, un evento che l’incontro con Ryan, ex compagno del college, riporta a galla. Combattuta fra l’interesse per Ryan e il desiderio di chiudere i conti con il passato, Cassie darà una direzione definitiva alla sua vita.

In arrivo il sequel Il Gladiatore 2, con Ridley Scott pronto a tornare per occuparsi della regia del film

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Il film cult Il Gladiatore tornerà con un sequel. Questo ormai è certo, ma quello che non è certo per niente è come tornerà in vita il Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe. Intorno alla pellicola girano più rumor che notizie fondate. Tra questi rumor ce n’è uno nuovo di zecca che coinvolge il Thor del Marvel Cinematic Universe, Chris Hemsworth.

Il sito di gossip New Idea riporta che l’attore di Thor è interessato a produrre il sequel. Questi rumor si sono spinti fino a considerare l’idea che lo stesso Hemsworth potrebbe recitare nel film, nel ruolo del figlio di Massimo. Queste voci non sono state ufficializzate e potrebbero essere nate dal fatto che i due attori si trovano insieme a Sidney. Un fatto decisamente non collegato a Il Gladiatore, ma queste voci potrebbero rivelarsi vere. D’altronde, chi è che non vorrebbe produrre o recitare nel sequel di uno dei film che hanno fatto la storia del cinema?

Un insider vicino alla star ha dichiarato: “Russell pensa che Chris sia l’unico uomo a poter interpretare in modo credibile suo figlio in un sequel de Il Gladiatore“.

 

Uno dei film favoriti alla vittoria finale con ben 10 nomination

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Il nuovo film di David Fincher dedicato alla figura di Herman J. Mankiewicz detto Mank, lo sceneggiatore di «Quarto potere».  Dall’interpretazione da Oscar di Gary Oldman alla bellezza dei dialoghi, ecco perché ne sentiremo parlare

 

Ci troviamo a Victorville, in California, nel 1940Herman J. Mankiewicz, sceneggiatore alcolizzato, dopo aver subìto un incidente si isola nel Deserto del Mojave per realizzare uno script commissionato da Orson Welles. A quei tempi, l’attore e regista statunitense è un giovane venticinquenne a cui la casa di produzione cinematografica RKO ha lasciato carta bianca per la realizzazione di un film.

Dunque Mankiewicz, detto Mank, cerca l’ispirazione nei ricordi, rievocando anni precedenti in cui era spesso ospite del tycoon William Randolph Hearst e al servizio di Louis Mayer, capo della Metro-Goldwyn-Mayer.

Mank lavora giorno e notte sullo script, affiancato dalla segretaria Rita Alexander e da un’infermiera, che gli dà i sedativi e l’alcol di cui ha bisogno per lavorare. Infatti, lo sceneggiatore è un uomo solo e deluso da se stesso. Per questo motivo, modella il protagonista di Quarto Potere proprio sulla figura del magnate Hearst, uno degli uomini più potenti e pericolosi dell’epoca. È così che decide di attingere alla propria esperienza personale, basata sulla sua conoscenza di Hearst e della fidanzata di lui, Marion Davies.

Il regista David Fincher riporta sullo schermo gli anni d’oro di Hollywood, con delle scenografie che rimandano alle sontuose produzioni cinematografiche del tempo.

In SanPa testimonianze inattendibili

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Andrea e Giacomo Muccioli, figli di Vincenzo il fondatore della Comunità di San Patrignano, querelano per diffamazione aggravata Netflix, che ha realizzato il documentario sulla comunità e sulla figura del padre. SanPa.

 Luci e tenebre a San Patrignano”, la docuserie di Netflix che riporta anche lunghi stralci di intervista ad Andrea Muccioli, avrebbe offeso la memoria del padre Vincenzo. Secondo i figli di Muccioli, assistiti dall’avvocato Alessandro Catrani, la serie fa una ricostruzione distorta della storia della comunità e del fondatore.