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giovedì, Giugno 26, 2025
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Bridgerton è diventata la serie più vista nella storia di Netflix. Trailer

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Con 82 milioni di telespettatori nei primi 28 giorni di programmazione ha superato anche Lupin, con 70 milioni di telespettatori.

Bridgerton si basa sui best-seller di Julia Quinn (che hanno vissuto una nuova ondata di successo grazie al lancio di Netflix) e racconta le vicende d’amore tra la giovane debuttante Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor) e Simon Basset Duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page. La formula di questo fenomeno è sicuramente da attribuire in parte alla produzione faraonica firmata Shonda Rhimes, già produttrice di titoli del calibro di Grey’s AnatomyScandal e Le regole del delitto perfetto.

Il trentesimo anniversario si celebrerà ufficialmente il 14 febbraio.

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Botta e risposta virtuale su Variety in vista dell’anniversario

Gli attori Sir Anthony Hopkins e Jodie Foster si ritrovano per una chat virtuale in memoria del film cult «Il silenzio degli innocenti», datato 1991, nel quale interpretano un serial killer e una giovane agente dell’FBI.

 

Correva l’anno 1991 quando usciva nelle sale «Il silenzio degli innocenti», pellicola da subito cult con Anthony Hopkins e Jodie Foster.

In occasione del trentennale del film, i due attori, entrambi premiati con l’Oscar per la loro straordinaria interpretazione, si sono ritrovati per l’intervista virtuale «Actors on Actors» per Variety.

Lo scambio è durato circa una mezz’ora, metà della quale dedicata ai ricordi e agli aneddoti legati al capolavoro di Jonathan Demme, considerato come uno dei primi film in cui viene sottolineata l’importanza della scienza, allora agli albori, del «profiling», il profilaggio criminale, ramo della psicologia che studia il comportamento dei criminali, resa poi popolarissima da serie TV statunitensi come «Profiler», o la più recente e più famosa «Criminal Minds».


Qui il video integrale ?

 

I dieci documentari selezionati per la vittoria finale: ci sono quello su Totti e quello di Rosi

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La Commissione selezionatrice dei documentari per i Premi David di Donatello 2021 – composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Paola Jacobbi e Giacomo Ravesi – ha scelto i dieci documentari da presentare alla Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano, che voterà per individuare i cinque candidati al premio.

Le dieci opere selezionate per il David 2021 sono:

Entierro di Maura Morales Bergmann
Faith di Valentina Pedicini
Guerra e Pace di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Il Caso Braibanti di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese
Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli
Notturno di Gianfranco Rosi
Pino di Walter Fasano
Punta Sacra di Francesca Mazzoleni
The Rossellinis di Alessandro Rossellini
Welcome Palermo di Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni)

“Questa selezione nasce dalla visione di 150 opere, circa cinquanta in più dello scorso anno, a conferma della estrema vivacità della forma documentaria che cresce in quantità ma soprattutto in qualità – hanno dichiarato i membri della Commissione selezionatrice – È stato dunque ancora più difficile arrivare a una selezione di soli dieci titoli che ci sembra restituire uno spettro di tendenze eterogenee. Anche tra gli esordienti abbiamo riscontrato energia e libertà, consapevolezza e passione nella composizione cinematografica. Proprio per questo ci piace dedicare la nostra selezione alla memoria di Cecilia Mangini, ostinata pioniera del documentario in Italia, testimone delle lotte sociali e dei cambiamenti antropologici, e proporre all’Accademia del Cinema Italiano di intitolarle il Premio David di Donatello per il Miglior Documentario”.

La 74esima edizione della kermesse cinematografica viene rinviata di due mesi.

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Come si legge in un comunicato diffuso dagli organizzatori, “il Festival Internazionale del Film di Cannes si concede la possibilità di modificare le sue date in funzione dell’evoluzione della situazione sanitaria mondiale. Quindi, previsto inizialmente dall’11 al 22 maggio 2021, il Festival si svolgerà dal martedì 6 al sabato 17 luglio 2021″. Il motivo è naturalmente legato alla pandemia di Coronavirus che sta obbligando gli organizzatori a stravolgere il calendario degli eventi (a Cannes, a fine giugno, è in programma il Cannes Lions, il Festival della Pubblicità). Qualche giorno fa Variety riportava le parole del proprietario di un hotel situato nelle vicinanze del Palais des Festivals (nel frattempo trasformato in un centro vaccinazioni): “Ovviamente preferiremmo di gran lunga che il festival si svolgesse a maggio, ma abbiamo detto che saremo felici di prepararci ad accogliere il festival a luglio”.

Il Festival di Cannes richiama normalmente ogni anno intorno alle 45.000 persone con accreditamenti ufficiali, di cui circa 4.500 giornalisti. Inoltre il Film Market, che si tiene in contemporanea, rappresenta senza dubbio il più grande mercato del settore per produttori e distributori.