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sabato, Maggio 3, 2025
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CORTINA EXPRESS

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Un richiamo al ricordo del cinepanettone italiano con Christian de Sica e Lillo Petrolo che si preparano ad un Natale divertente ed esilarante

Ambientato in montagna, tra le strade e le piste di Cortina d’Ampezzo, il nuovo film italiano di Natale per eccellenza è una storia all’insegna delle risate che vede il ritorno sul grande schermo di Christian De Sica.
Cortina Express racconta le vicende di diversi personaggi; da una parte c’è Lucio de Roberti, un viveur alle prese con il matrimonio fallimentare del nipote, Dino Doni una stella musicale ormai alla deriva che lotta per riconquistare l’amore di sua figlia in uno scontro generazionale e infine Patrizia Giordano, un’esplosiva discografica impegnata in un rapporto complicato con il marito negligente.

Questi sono alcuni dei protagonisti i quali destini, attraverso diverse vicende, s’intrecceranno dando vita ad un mix di situazioni esilaranti, divertenti e buffe. A partire dal 23 dicembre, il film Cortina Express, diretto dal regista Eros Puglielli (Nevermind, Copperman) è pronto ad essere distribuito nelle sale italiane assicurando un divertimento per tutta la famiglia.
Passati 13 anni dopo l’ultimo film natalizio girato a Cortina D’Ampezzo, Christian De Sica torna protagonista e al suo fianco troviamo Lillo Petrolo, che afferma che Cortina Express sarà un omaggio alla tradizione cinematografica ricordando non solo i cinepanettoni ma anche i film anni Cinquanta e Sessanta. Dal linguaggio moderno e giovanile, è una pellicola che parla di ricchi predatori e povere prede scatenando momenti di grande comicità.
Tra le pagine divertenti di Cortina Express non manca una piccola dose di cinismo e svariati momenti a sfondo thriller che aggiungono una nota adrenalinica adatta per garantire un’atmosfera natalizia bizzarra.

Regia: Eros Puglielli
Cast: Christian De Sica, Pasquale Petrolo, Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Ernesto D’Argenio
Genere: Commedia
Distribuzione: Medusa

MOMENTI DI GRANDE COMICITÀ IN UN FILM DALLE NOTE SPY

UNA NOTTE A NEW YORK

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Film indipendente e opera prima di grande stile con protagonisti due straordinari come Dakota Johnson e Sean Penn

UN FILM CON DAKOTA JOHNSON E SEAN PENN.
UN’OPERA PRIMA SORPRENDENTE, ACCLAMATA  DALLA CRITICA INTERNAZIONALE E FIRMATA DA CHRISTY HALL, una drammaturga che a New York si è sempre destreggiata tra più mestieri desiderando prima o poi il grande salto ma non avendone molta fiducia. Eppure oggi eccola qui al suo esordio cinematografico che sembra essere destinato a restare nella storia del cinema. Una notte a New York, questo il titolo del film, arriva nelle sale italiana con Lucky Red, distribuzione che scommette molto sulle registe e sulle opere prime. Non a casa ad inizio del 2024 ha portato al cinema il bellissimo Past Lives di Celine Song. Quale è la storia narrata nel film di Christy Hall? Un viaggio in taxi dall’aeroporto JFK di New York a Manhattan. Una giovane donna, bella e assorta nei suoi pensieri, inizia una conversazione con il tassista Clark, un uomo diretto e senza peli sulla lingua. Nel tempo del tragitto, il contesto apparentemente ordinario di un taxi diventa il luogo di un dialogo straordinario, intimo e denso, fatto di piccole verità e grandi rivelazioni. Una storia semplice e universale, sul come una conversazione apparentemente banale tra due estranei possa prendere strade inaspettate e creare una connessione profonda. Christy Hall ha pensato questa storia diverso tempo fa e in un primo momento pensava potesse essere perfetta solo per il teatro. Poi caparbiamente l’ha portata avanti realizzando oggi un suo sogno e dimostrando che se alla base di un film c’è un’ottima scrittura, tutto è in divenire (come spesso, ma non sempre purtroppo, accade). A sposare questo film due attori straordinari, capaci di coinvolgere il pubblico, anche quello più scettico, e di portarlo con sé in un viaggio stretto, claustrofobico, che a molti potrebbe sembrare improvvisato ma non è così… Ogni parola pronunciata è fedele alla sceneggiatura.
“Volevo che le persone si sentissero come se stessero origliando al telefono. Volevo dare loro la possibilità di trovarsi nel punto di vista di lui, quindi nel retrovisore, o nel punto di vista di lei”, ha raccontato in una passata intervista la regista. E ha aggiunto: “New York stessa è il terzo personaggio del film”. Le riprese di Una notte a New York (presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto 2023) hanno avuto luogo in soli sedici giorni, le scene sul taxi sono state girate su un palcoscenico con grandi schermi LED che riproducevano in digitale gli ambienti esterni.
“Si trattava di un film molto indipendente. Avevamo un tempo molto limitato e un budget limitato. Dovevamo quindi essere intelligenti nel decidere come realizzarlo”, ha aggiunto riguardo alle tempistiche e alla produzione. “Se avessimo usato la roulotte, le riprese sarebbero durate tutta la notte. Sarebbe stato estenuante e difficile. D’altra parte, il blue screen non sarebbe stato autentico per i nostri gusti. Volevamo qualcosa che sembrasse crudo e reale”.

Regia: Christy Hall
Cast: Dakota Johnson, Sean Penn, Marcos A. Gonzalez
Genere: Drammatico
Distribuzione: Lucky Red

VOLEVO CHE LE PERSONE SI SENTISSERO COME SE STESSERO ORIGLIANDO AL TELEFONO

CONCLAVE

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Basato sul romanzo omonimo di Robert Harris, il film racconta l’elezione del nuovo Papa mettendo in scena meccanismi che riguardano potere e ambizione

Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto Papa, il Cardinale Lawrence è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della Chiesa Cattolica si riuniscono e si chiudono nelle segrete sale del Vaticano, Lawrence si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa.
Basato sul romanzo omonimo di Robert Harris del 2016, Conclave è un thriller ambientato nel mondo della Chiesa Cattolica. Un film classico e accattivante, in cui spicca come interprete, anche se con un piccolo ruolo, la favolosa Isabella Rossellini. Il film “è un thriller e un dramma politico come non ho mai visto prima ed era un modo per parlare di potere, dell’attrazione del potere e della correzione che il potere comporta in maniera fresca”, ha commentato lo sceneggiatore Peter Straughan (L’uomo di neve, American animals, Il cardellino).
Conclave, diretto da Edward Berger (dietro la macchina da presa anche per Niente di nuovo sul fronte occidentale), è un racconto cinematografico elegante, ben circoscritto e per nulla fuori le righe. Ricostruisce un momento cruciale attorno al quale da sempre c’è grande attenzione e mistero: l’elezione di un nuovo Papa. La regia è formale ed elegante e tutto ruota su conflitti morali, personali ed universali, e sul peso che hanno (o possono avere) nella vita quotidiana il potere e l’ambizione, nell’universo dei cardinali ma non solo… “Ho ricevuto una telefonata circa cinque anni dalla produttrice Tessa Ross che mi ha scritto se fossi stato disposto a leggere la sceneggiatura. Io allora ho chiesto chi l’avesse scritta e quando mi ha fatto il nome di Peter Straughan ho accettato subito”, ha dichiarato Berger. “Sono un suo grande fan. E questo non è soltanto un thriller pieno di macchinazioni politiche, ma c’è anche un secondo livello molto più universale che mi interessava, in questo caso nel personaggio di Fiennes e la sua lotta interiore”. Il film, presentato nella sezione Grand Public della 19esima Festa del Cinema di Roma, vede nel cast anche Stanley
Tucci e il nostro Sergio Castellitto.
Una curiosità: Conclave, coproduzione USA-UK, è stato girato tra Roma, agli Studi di Cinecittà, e la Reggia di Caserta le cui sale sono state set delle scene in Vaticano.

Regia: Edward Berger
Cast: Stanley Tucci, Ralph Fiennes, Isabella
Rossellini, John Lithgow, Lucian Msamati, Brían
F. O’Byrne, Carlos Diehz, Merab Ninidze, Thomas Loibl, Sergio Castellitto
Genere: Thriller
Distribuzione: Eagle Pictures

NON È SOLTANTO UN THRILLER PIENO DI MACCHINAZIONI POLITICHE, MA C’È ANCHE UN SECONDO LIVELLO MOLTO PIÙ UNIVERSALE.
EDWARD BERGER POTREBBE SALIRE DI NUOVO SUL PALCO DEGLI OSCAR

LA STANZA ACCANTO

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UNO DEI TITOLI CINEMATOGRAFICI DELL’ANNO E RAPPRESENTA UN SALTO DA GIGANTE PER IL REGISTA

I L NUOVO FILM DI PEDRO ALMODOVAR È MERAVIGLIOSO, INTIMO E STRUGGENTE AL TEMPO STESSO. Questo autore riesce sempre a conquistare il pubblico che si trova davanti al grande schermo, lo prende per mano e lo conduce in un viaggio fatto di esseri umani forti e fragili, contemporanei, specifici e universali. Con La stanza accanto, primo lungometraggio girato interamente in lingua inglese dal Maestro spagnolo, la sfida della lingua e della dimensione lontana da casa è assolutamente vinta. “Per me è stato come cominciare una nuova era, perché un film in inglese è quasi come un film di fantascienza”, ha commentato il regista. “Serviva il veicolo giusto. L’ho trovato tra le pagine del romanzo. Non mi interessava, però, fare un’analisi della società americana, ma conosco quel tipo di signore e penso di saperle raccontare. Pensavo che avrei avuto più problemi con la lingua, e invece Julianne Moore e Tilda Swinton hanno capito immediatamente il tono con cui volevo narrare questa storia, che non era più quella del melò”. Il film, presentato in Concorso all’81 esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha per protagoniste le due magnetiche Tilda Swinton e Julianne Moore che hanno regalato, con le loro interpretazioni, ad Almodovar e al suo film un’intensità unica.
La stanza accanto segue la storia di una madre imperfetta e di una figlia rancorosa, separate da un grave malinteso. Tra di loro, un’altra donna, Ingrid, amica della madre, è la custode del loro dolore e della loro amarezza. Martha, la madre, è una reporter di guerra e Ingrid è una romanziera autobiografica. Il film affronta la crudeltà infinita della guerra, i modi molto diversi in cui le due autrici femminili si avvicinano e scrivono della realtà, della morte, dell’amicizia e del piacere sessuale come i migliori alleati nella lotta contro l’orrore. Ma evoca anche i dolci risvegli con il cinguettio degli uccelli, in una casa costruita nel mezzo di una riserva naturale nel New England, dove le due amiche vivono in una estrema e stranamente amabile situazione.
La stanza accanto è un film che prende di petto la morte, l’eutanasia e l’amicizia più profonda oltre che la maternità, tema assai caro al regista. Il fulcro del film però è altro come ha chiarito Tilda Swinton: “è un ritratto dell’autodeterminazione nel momento finale della sua vita. Il personaggio che interpreto prende in mano la sua esistenza e decide come debba volgere al termine”. E Julianne Moore ha aggiunto: “Nei film di Pedro c’è una grandissima forza vitale.
Cosa significa avere un corpo? Cosa significa essere una persona? Cosa significa avere degli amici?”.
La stanza accanto è stato girato tra Madrid e New York ed è interpretato, tra gli altri, da John Turturro e Alessandro Nivola.

Regia: Pedro Almodóvar
Cast: Julianne Moore, Tilda Swinton, John Turturro, Alessa ndro Nivola, Melina Matt hews, Vicky Luengo, Juan Diego Botto, Raúl Arévalo
Genere: Drammatico
Distribuzione: Warner Bros Italia

Girato tra Madrid e New York e interamente in lingua inglese, il film prende di petto l’ultimo momento della vita e riflette sull’eutanasia. Diciotto minuti di applausi, Leone d’Oro a Venezia