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lunedì, Giugno 9, 2025
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IO SONO TEMPESTA

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LA PARABOLA DI UN MAGNATE DELLA FINANZA, CONDANNATO PER FRODE FISCALE, CHE PASSA UN ANNO AI SERVIZI SOCIALI. MA ALLA FINE, CHI SONO I BUONI, SE CI SONO?

Io sono Tempesta, il film diretto da Daniele Luchetti, vede Marco Giallini nei panni di Numa Tempesta, un finanziere che gestisce un fondo da un miliardo e mezzo di euro e abita da solo nel suo immenso hotel deserto, pieno di letti in cui lui non riesce a chiudere occhio.
Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli. Un giorno la legge gli presenta il conto: a causa di una vecchia condanna per evasione fiscale dovrà scontare un anno di pena ai servizi sociali in un centro di accoglienza.
E così, il potente Numa dovrà mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi. Tra questi c’è Bruno (Elio Germano), un giovane padre che frequenta il centro con il figlio, in seguito ad un tracollo economico.
L’incontro sembrerebbe offrire ad entrambi l’occasione per una rinascita all’insegna dei buoni sentimenti e dell’amicizia. Ma c’è il denaro di mezzo e un gruppo di senzatetto che, tra morale e denaro, tenderà a preferire il denaro.
Alla fine, come nel miglior cinema di Daniele Luchetti, bisognerà chiedersi: chi sono i buoni, se ci sono?
Luchetti cerca di unire due mondi opposti: quello di alcuni uomini che vivono in condizioni difficili e quello di un uomo di successo nel mondo della finanza. Il film è interpretato
da due tra gli attori di maggior successo del cinema nostrano: Germano e Giallini.

Quella di “Io sono Tempesta” è la terza collaborazione tra Elio Germano e Daniele Luchetti, dopo “Mio fratello è figlio unico” (che ricevette il David di Donatello nel 2007 per Miglior sceneggiatura) e “La nostra vita” (con cui Luchetti vinse il David di Donatello nel 2010 per Miglior regia). Per entrambi i film, l’attore ottenne il David di Donatello come Miglior attore protagonista.

REGIA: DANIELE LUCHETTI
CAST:MARCO GIALLINI,
ELIO GERMANO, ELEONORA DANCO
GENERE: DRAMMATICO
DISTRIBUZIONE: 01 DISTRIBUTION

PETER RABBIT

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IDEATO DALLA SCRITTRICE E ILLUSTRATRICE BEATRIX POTTER NEL 1902, PETER RABBIT È STATO
PROTAGONISTA DI ALCUNI LIBRI PER L’INFANZIA IMPREZIOSITI DAGLI ACQUERELLI DELL’AUTRICE.

L’amato personaggio delle fiabe nato dalla penna – e dai pennelli – di Beatrix Potter è il protagonista di questa grintosa e irriverente commedia di ambientazione contemporanea.
Peter Rabbit vive in una tana accogliente confinante col giardino dell’ostile Mr. McGregor (Domhnall Gleeson), un luogo proibito ai coniglietti prudenti che non vogliono finire nel mirino dell’umano allampanato. Se le ubbidienti Flopsy (Margot Robbie), Mopsy (Daisy Ridley) e Cottontail (Elizabeth Debicki) se ne tengono alla larga, ascoltando gli avvertimenti della mamma, lo sconsiderato fratellino Peter (James Corden) – orecchie drizzate oltre la staccionata e scodinzolante coda a batuffolo – profana l’orto di McGregor facendo anche una scorpacciata dei
suoi ortaggi. La relazione già turbolenta tra Peter e Mr. McGregor si inasprisce quando una nuova vicina di casa, l’incantevole Bea (Rose Byrne), si trasferisce nel quartiere.
L’uomo e il coniglietto faranno di tutto per accaparrarsi le attenzioni dell’adorabile amante degli animali.
Il film sarà diretto da Will Gluck regista di “Amici di letto” e “Annie – La felicità è contagiosa”.

REGIA:WILL GLUCK
CAST: DOMHNALL GLEESON, ROSE BYRNE
GENERE: ANIMAZIONE, AVVENTURA,
COMMEDIA, FAMILY, FANTASY
DISTRIBUZIONE: WARNER BROS. ITALIA

HOSTILES-OSTILI

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UN CAPITANO DELL’ESERCITO ACCETTA DI SCORTARE UN CAPO CHEYENNE E LA SUA FAMIGLIA ATTRAVERSO UN TERRITORIO PERICOLOSO. AL DRAPPELLO SI UNISCE UNA DONNA CHE HA VISTO TRUCIDARE LA PROPRIA FAMIGLIA. DOVRANNO COLLABORARE, PER SOPPORTARE E SOPRAVVIVERE A UN VIAGGIO DI 1.000 MIGLIA

Con “Hostiles – Ostili” Scott Cooper ci trasporta nel 1892, in uno sperduto accampamento del New Mexico, dove al capitano dell’esercito Joseph Blocker (Christian Bale) viene ordinato di scortare fino in Montana un vecchio capo Cheyenne (Wes Studi) e la sua famiglia, affinché l’uomo possa morire nelle immense praterie sacre al suo popolo. È un compito che Joe accetta malvolentieri, accompagnare verso la libertà i suoi nemici non stava proprio nei suoi progetti. Durante il viaggio incontreranno una giovane vedova (Rosamund Pike), i cui cari sono stati assassinati in quelle pianure, e insieme dovranno sopravvi vere a quel paesaggio spietato e alle ostili tribù Comanche. L’incertezza del momento storico e l’immensità del percorso da compiere farà vivere ai protagonisti esperienze estreme, portandoli a dubitare delle loro certezze, a rivedere i loro punti di vista. Impegnati a collaborare, per sopportare e sopravvivere a un viaggio di 1.000 miglia, di proporzioni simili a ll’Odissea, sono costretti ad affrontare i propri pregiudizi gli uni verso gli altri, e si rendono conto che le loro differenze peggiori erano state create da forze al di fuori del loro controllo.

La loro trasformazione – da un o stato di antagonismo e di paura a uno di compassione e tolleranza – diventa la testimonianza della resilienza dello spirito umano e della nostra capacità di cambiamento.

REGIA: SCOTT COOPER – CAST: CHRISTIAN BALE, ROSAMUND PIKE, PETERMULLAN, BEN FOSTER, JESSE PLEMONS, STEPHEN LANG,
PAUL ANDERSON, Q’ORIANKA KILCHER, RORY COCHRANE, TIMOTHÉE CHALAMET, SCOTTWILSON, TANAYA BEATTY, ADAM BEACH, WES STUDI,
BILL CAMP – GENERE: WESTERN –
DISTRIBUZIONE: NOTORIOUS PICTURES

BENVENUTI A CASA MIA

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UN INTELLETTUALE DALLA DOPPIA FACCIA NELLA COMMEDIA PIÙ DIVERTENTE DELL’ANNO.

“Benvenuti a casa mia” è una commedia brillante francese diretta dal regista e scrittore francese Philippe de Chauveron, già noto al grande pubblico per aver portato sullo schermo cinematografico lavori come “Non sposate le mie figlie!” nel 2014; una pellicola di genere comico profondamente impegnata dal punto di vista sociale, che tratta l’argomento ancora problematico dell’esistenza di famiglie multietniche.
Anche per “Benvenuti a casa mia” Chauveron sceglie una tematica importante, sempre trattata attraverso l’escamotage della risata, scelta come mezzo per arrivare ai cuori e alle menti del pubblico in sala. Questa volta al centro del mirino c’è un certo Jean-Etienne Fougerole, protagonista della pellicola e figura di riferimento dei media e della letteratura francese. L’intellettuale umanista condivide la sua esistenza con una molto ricca, ma piuttosto frivola, ereditiera con cui – assieme al loro figliolo adolescente – vive nel lusso in un’enorme villa di
famiglia. Intento a promuovere il suo ultimo ed impegnatissimo libro in tv, nel quale parla dell’importanza di porgere l’altra guancia e rendersi socialmente utili, soprattutto nei confronti dei bisognosi e dove mette alla gogna ogni genere di tendenza razzista;
Jean-Etienne diventa facile vittima di un brutto tiro, giocatogli da un altro ospite della trasmissione non proprio amico. Il furbo avversario di Fougerole decide di giocare d’astuzia e per metterlo in difficoltà lo sfida ad essere coerente con quello che ha scritto – con tante belle parole – nelle pagine di sua produzione; invitandolo ad accogliere nella sua bella dimora, un bisognoso.
L’uomo non può tirarsi indietro e per non perdere credito e fan, decide di accettare la proposta, non sapendo a cosa la sua pazienza sarebbe andata incontro.

Regia: Philippe de Chauveron
Cast: Christian Clavier, Ary Abittan,
Elsa Zylberstein, Cyril Lecomte, Nanou Garcia,
Oscar Berthe – Genere: Commedia
Distribuzione: Adler Entertainment