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La stella di Sharon Stone brilla al Teatro Antico. La diva hollywoodiana alla 70ma edizione del Taormina Film Festival riceverà il Cariddi d’oro alla Carriera nella serata di chiusura

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La stella di Sharon Stone brilla al Teatro Antico. La diva hollywoodiana alla 70ma edizione del Taormina Film Festival riceverà il Cariddi d’oro alla Carriera nella serata di chiusura
Sharon Stone illuminerà la serata di chiusura della 70ma edizione del Taormina Film Festival che le dedicherà il Cariddi d’oro alla carriera, la gloriosa onorificenza che negli anni è stata assegnata al gotha del cinema italiano e internazionale, a talenti come Jessica Lange, Robert De Niro, Tom Cruise, Sofia Loren, Nicole Kidman, Richard Gere, Colin Firth, Isabelle Huppert, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Monica Vitti, solo per citarne alcuni.
L’attrice e produttrice americana, internazionalmente nota, incontrerà la stampa e il pubblico in occasione di una conversazione su come abbia ridefinito il concetto di cosa rappresenti essere una donna sul grande schermo, diventando un’icona culturale globale nei decenni. La presenza di Sharon Stone al Taormina Film Festival – con la consulenza di Marco Fallanca – segna la sua prima partecipazione al Festival, che già ospitò l’anteprima italiana di Basic Instinct nel 1992.
Dopo aver esordito nel 1980 con un cameo-cult in Stardust Memories di Woody Allen, Stone trova la sua indiscussa consacrazione planetaria nel corso degli anni ’90 con film come Atto di forza, in cui recita accanto ad Arnold Schwarzenegger e soprattutto con il ruolo iconico di Catherine Tramell in Basic Instinct di Paul Verhoeven, nel thriller di Phillip Noyce, Sliver, nel western Pronti a morire accanto a Leonardo DiCaprio e nel capolavoro di Martin Scorsese Casinò, per cui riceve un Golden Globe come miglior attrice e una nomination agli Oscar.
Continua a lavorare tra cinema e tv nel corso degli anni, ottenendo due nomination ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista per Basta guardare il cielo di Peter Chelsom nel 1999 e nel 2000 per La dea del successo di Albert Brooks, vince un Premio Emmy Primetime come outstanding guest actress in una serie drammatica per The Practice nel 2004. Nel 2014 Stone è nel cast del film italiano Un ragazzo d’oro, diretto da Pupi Avati, e nel ruolo di sé stessa nell’introduzione del quinto episodio della serie di Paolo Sorrentino The New Pope.
Da sempre impegnata sul tema dei diritti civili, Sharon Stone e per quasi 30 anni ha fatto da portavoce per l’amFAR, fondata da Elizabeth Taylor per sostenere la ricerca contro l’AIDS. Per i suoi progetti di charity in tutto il mondo, è stata onorata di un Nobel peace Summit Award, un Harvard Humanitarian Award, uno Human Rights Campaign Humanitarian Award e uno Einstein Spirit of Achievement Award among many other accolades.
Nel 2005 l’attrice è stata inoltre insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine delle arti e delle lettere in Francia, nel 2018 ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana e nel 2021 è stata nominata Commendatore dell’Ordine delle arti e delle lettere ancora in Francia.

Il manifesto ufficiale del Festival di Venezia 2024, al Lido dal 28 agosto al 7 settembre

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Firmata per il settimo anno da Lorenzo Mattotti, l’immagine del manifesto della #BiennaleCinema2024 è un simbolo di accoglienza, con un Elefante che “è lui stesso Memoria e anche Storia del Cinema: una festa, una parata, uno spettacolo” con lo sguardo rivolto verso #Venezia81.
Scrive Lorenzo Mattotti: «Cosa ci fa un Elefante in Laguna? Sicuramente è un’immagine inconsueta, inaspettata, ma che ci porta indietro con la memoria, quando, molti anni fa, un Elefante era arrivato a Venezia e si aggirava per le strette calli veneziane durante un famoso Carnevale della Biennale, quello del 1981…
Questo Elefante ora attraversa la Laguna e percorre le vie della Fantasia, del Mistero e della Magia che si scopre nel Cinema. È lui stesso Memoria e anche Storia del Cinema: una festa, una parata, uno spettacolo!
E questo speciale Elefante colorato ci ricorda anche l’Esotico, il Lontano, l’Oriente, uno sguardo verso altre civiltà, altre culture…
Alla Biennale Cinema si sono sempre incontrati altri mondi, altri linguaggi, altri immaginari, che da 92 anni arrivano in laguna. Un Elefante che va verso Oriente, ma che ha la capacità di accogliere».

Luca Guadagnino al Festival del cinema di Venezia con “Queer” insieme a Daniel Craig

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Queer
la nuova storia d’amore diretta da Luca Guadagnino

Girato in Sicilia, il regista porta al Lido di Venezia le città di Palermo e Trapani mascherate da Messico e Panama

Il regista palermitano Luca Guadagnino torna sul grande schermo con il suo nuovo film Queer, scritto da Justin Kuritzkes (già autore di Challengers) e basato sull’omonimo romanzo di William S. Burrough. Dopo James Bond, Daniel Craig sceglie un registro tutto nuovo. L’attore, 54 anni, sarà il protagonista della pellicola che, dopo aver abbandonato per sempre i panni di 007, promette una performance molto diversa da quelle a cui siamo abituati. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sembra che si sia sottoposto a un importante processo di dimagrimento per entrare adeguatamente nel panni di William Lee, scrittore tossicodipendente protagonista del romanzo di Burrough.

Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red

La pellicola sarà presentata in anteprima all’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e rappresenta uno dei titoli italiani in concorso alla nuova edizione della Biennale. In rassegna anche «Campo di Battaglia» di Gianni Amelio con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi. Il film, girato a Udine, narra dell’amicizia fra due medici sul fronte della Grande Guerra, nel 1917. Completano la rosa «Vermiglio» di Maura Delpero, ambientato in Trentino, con Tommaso Ragno, «Iddu l’ultimo padrino» di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Tony Servillo e Elio Germano, pellicola che racconta la trentennale latitanza di Matteo Messina Denaro e, infine, «Diva Futura» di Giulia Steigerwalt con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza. Ambientato negli ’80, porta nella storia dell’agenzia di Riccardo Schicchi e Ilona Staller, che lanciò Moana Pozzi.

 

 

Al Castel Sismondo gli scatti del fotografo Fernando Borrello

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ARTE – 30 luglio 2024

By: Redazione

Superstars – Music Icons on Exibition

Rimini Castel Sismondo, 8 agosto – 29 settembre 2024


DA DAVID BOWIE A MICK JAGGER, DA MADONNA A TAYLOR SWIFT

AI GRANDI ARTISTI DEL JAZZ CHET BAKER, MILES DAVIS, B.B. KING

 


La mostra sarà aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 16,00 alle ore 22,00.

– Il volto che irradia luce di David Bowie, le smorfie di Mick Jagger, la carica irriverente di Madonna e di Taylor Swift, i Pink Floyd e Bruce Springsteen, Chet Baker e Miles Davis, Michael Jackson e B.B. King, e tanti altri ancora tra cui gli italiani Andrea Bocelli, Zucchero, Vasco Rossi, Pino Daniele e Giorgia. Icone internazionali, grandi star immortalate negli scatti del fotografo Fernando Borrello, nel corso dei 30 anni trascorsi accanto a David Zard , il più celebre manager italiano di tutti i tempi, abiteranno gli spazi di Castel Sismondo, a Rimini, da giovedì 8 agosto al 29 settembre, grazie alla nuova mostra Superstars – Music Icons on Exhibition, prodotta e organizzata da Blu&Blu Network srl, in collaborazione con Sandro Di Martino – PROMARGROUP, anch’egli al fianco di David Zard come Vinyl DJ per oltre 16 anni, con il supporto di PRIMAFILA MAGAZINE e patrocinata dal Comune di Rimini. Dopo il successo di Queen Unseen – allestita lo scorso anno nello stesso spazio della rocca riminese che ospita nel suo corpo principale il Fellini Museum – una nuova esposizione farà rivivere momenti unici della storia della musica internazionale, 30 anni di concerti in ogni angolo del globo. Un viaggio a trecentosessanta gradi nella storia della musica rock, pop, jazz e soul.

 

Special Guest di SUPERSTARS sarà Marco Nereo Rotelli, “l’Artista della Luce” riconosciuto a livello internazionale per le sue spettacolari installazioni luminose nelle capitali del mondo. L’artista veneziano, protagonista in 10 edizioni della Biennale di Venezia, in musei e gallerie di tutto il mondo e in centri come l’Espace Culturel Louis Vuitton di Parigi, presenta in mostra l’inedita “TO BE A NORMAL STAR”, un percorso
di 7 opere dedicate a MADONNA, BRUCE SPRINGSTEEN, LOU REED, FREDDIE MERCURY, DAVID BOWIE, MICK JAGGER e TAYLOR SWIFT con un risultato sorprendente che esalta la sua cifra stilistica in cui la parola diventa dimensione di identità. Parola che anche nell’esposizione riminese diventa unità di tutti.

 

 


Per info e acquisto biglietti online:
fernandoborrellophoto.com