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lunedì, Giugno 30, 2025
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SPENCER

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SPENCER È UN’IMMAGINAZIONE DI CIÒ CHE POTREBBE ESSERE ACCADUTO DURANTE QUEI POCHI FATIDICI GIORNI, DURANTE LE FESTE NATALIZIE, IN QUEL LONTANO 1991

Il Natale in cui Diana Spencer decise di mettere fine al suo matrimonio con Carlo.
Larrain firma un film freddo come la morte e come la sua protagonista.
LADY DIANA È, NEL DICEMBRE DEL 1991, DURANTE LE VACANZE DI NATALE con l’intera famiglia reale nella tenuta di Sandringham, a Norfolk. Il matrimonio Tra Diana e Principe Carlo è ormai alla deriva da diverso tempo e le continue voci di tradimenti non fanno altre che indebolire sempre più il loro legame. Nonostante ciò, quei giorni di festa sono un momento di pace, nei quali la Principessa può festeggiare, andare a caccia, giocare e rilassarsi. Proprio in questo clima natalizio, Diana ha modo di riflettere e prendere una decisione importante, quella di lasciare suo marito. Come nella favole, c’era una volta in un Paese non troppo lontano una principessa che non voleva essere regina. Diana Spencer era una principessa rosa che voleva vestire di rosso o magari di giallo, mangiare hamburger, guidare fino a Sandringham, sognare un regno migliore.
Aveva baciato un rospo che sarebbe diventato un principe ingrato. C’era una volta una Vigilia di Natale e poi un castello freddo da gelare il sangue e la principessa che cacciava i draghi e volava via. Il tic tac di un orologio che evoca un disastro imminente. Il ‘matrimonio del secolo’ era fatto della materia delle favole, il seguito lo conosciamo: adulteri, bulimia,
autolesionismo, tentativo di suicidio.
Il film si concentra, come spesso capita nei biopic diretti da Larraín, su un momento preciso della vita della principessa, ovvero il weekend di Natale trascorso nella residenza di Sandringham prima che Diana decidesse di porre fine al suo matrimonio con Carlo. Una storia di fantasmi, di urla soffocate e di sguardi malinconici, si sofferma sul conflitto interiore vissuto dalla
principessa, prigioniera, in quei tre giorni a Sandringham, delle sue paure più grandi.
Paure che, per via del suo ruolo, è sempre stata abituata a soffocare e a reprimere per non urtare la sensibilità dell’etichetta reale che le imponeva di restare ferma, immobile,
inoppugnabile nel suo silenzio e nei sorrisi elargiti alla stampa sperando di convincerla che tutto andasse bene anche se così non era. A giudicare dal trailer e dalle recensioni
pubblicate in America, è chiaro che Spencer sia un film intimo e intimista che cerca, in maniera quasi favolistica, di entrare nella testa di Diana descrivendo la tempesta di
emozioni che la attanagliava in quella fase molto delicata della sua vita: restare fedele alla Corona o seguire il suo cuore e sé stessa?
Immortalata in un meraviglioso guardaroba targato Chanel, scelta poco apprezzata dai biografi e dagli espertissimi degli Windsor, Stewart si fa carico del fardello di interpretare
Diana, impresa riuscita a pochissime attrici come Emma Corrin che l’ha impersonata nella quarta stagione di The Crown, regalando uno dei ruoli più intensi della sua carriera, smarcandosi definitivamente dall’etichetta di reginetta dei blockbuster per confermare quanto il suo talento sia sempre stato fin troppo sottovalutato.

Regia: Pablo Larraín
Cast: Kristen Stewart, Timothy Spall, Jack
Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins, Olga
Hellsing, Thomas Douglas – Genere: Drammat ico,
Biografico – Distribuzione: 01 Distribution, Leone
Film Group

La Hollywood Foreign Press Association ha annunciato titoli e artisti premiati in una cerimonia senza star e red carpet

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– La 79ma edizione dei Golden Globe ha visto il successo di Jane Campion con il suo “Il potere del cane”, premiato come miglior film drammatico. La Hollywood Foreign Press Association ha annunciato i vincitori del 2022 sulle piattaforme social senza il consueto tappeto rosso a causa delle restrizoni per il Covid-19. Nicole Kidman e Will Smith hanno ottenuto il primo come miglior attrice e migliore attore nelle produzioni drammatiche per le rispettive interpretazioni in “Being the Ricardos” e in “King Richard”. Il remake del celebre “West Side Story” firmato da Steven Spielberg, si è invece imposto come miglior musical. La regista neozelandese è così la seconda donna a ottenere il riconoscimento per il miglior film drammatico. “Encanto” della Disney si è aggiudicato il premio per la migliore pellicola di animazione, mentre la miglior serie televisiva drammatica è stata giudicata “Succession”, della Hbo.
Delusione per l’Italia e per Paolo Sorrentino in corsa con “E’ stata la mano di Dio”, infatti il film del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi “Drive My Car”, tratto da un racconto di Haruki Murakami, ha vinto il Golden Globe per il migliore film straniero. Niente da fare anche per “Luca” di Enrico Casarosa, nella categoria film d’animazione. Tra gli altri premi, la migliore performance di un’attrice in un film musicale o commedia va a Rachel Zegler per “West Side Story”, mentre il premio per la
migliore esecuzione di un attore in un film musicale o commedia a Andrew Garfield per “Tick, tick…Boom!”.

Tutti i vincitori dei Golden Globe

Miglior film drammatico: Il potere del cane
Miglior film commedia o musical: West Side Story
Miglior regista: Jane Campion, Il potere del cane
Miglior attore in un film drammatico: Will Smith, King Richard
Miglior attrice in un film drammatico: Nicole Kidman, Being the Ricardos
Miglior attore in un film commedia o musica: Andrew Garfield, Tick, tick… Boom!
Miglior attrice in un film commedia o musical: Rachel Zegler, West Side Story
Miglior attore non protagonista: Kodi Smit-McPhee, Il potere del cane
Miglior attrice non protagonista: Arianna DeBose, West Side Story
Miglior sceneggiatura: Kenneth Branagh, Belfast
Miglior colonna sonora: Hans Zimmer, Dune
Miglior canzone originale: “No Time to Die”, No Time to Die
Miglior film d’animazione: Encanto
Miglior film in lingua straniera: Drive my Car

La stagione dei premi, la famosa road to Oscars.

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I Golden Globe, da sempre considerati l’anticamera degli Oscar anche se hanno azzeccato i vincitori designati dall’Academy poche volte – sintomo che i gusti della stampa spesso non coincidono con quelli degli addetti ai lavori -, saranno consegnati la notte tra il 9 e il 10 gennaio

 

A vincere il Golden Globe come miglior film drammatico, la categoria più pesante, potrebbe essere Belfast, il film biografico di Kenneth Branagh dato già in pole position per gli Oscar
Per la migliore attrice vorremmo tanto che vincesse Kristen Stewart che, in Spencer di Pablo Larraín, ha regalato una delle interpretazioni della principessa Diana più belle di sempre. 
Come miglior attore, a spuntarla potrebbe essere Will Smith per Una famiglia vincente – King Richard.
Sul fronte della commedia Leonardo DiCaprio come miglior attore protagonista per Don’t Look Up, che nel frattempo è diventato il terzo film più visto di sempre su Netflix.
L’Italia, naturalmente, spera che È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino possa portarsi a casa il Golden Globe come miglior film non in lingua inglese, anche se la concorrenza è spietata, soprattutto vista la presenza di Madres Paralelas di Almodóvar.

MIGLIOR FILM STRANIERO

Scompartimento n. 6 (Finlandia/Russia/Germania)

Drive My Car (Giappone)

È stata la mano di Dio (Italia)

Un eroe (Francia/Iran)

Madres Paralelas (Spain)

MIGLIOR FILM DRAMA

Belfast

Coda – I segni sul cuore

Dune

Una famiglia vincente – King Richard

Il potere del cane

MIGLIORE ATTRICE – FILM DRAMA

Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye

Olivia Colman – The Lost Daughter

Nicole Kidman – Being The Ricardos

Lady Gaga – House Of Gucci

Kristen Stewart – Spencer

MIGLIORE ATTORE – FILM DRAMA

Mahershala Ali – Swan Song

Javier Bardem – Being The Ricardos

Benedict Cumberbatch – Il potere del cane

Will Smith – Una famiglia vincente – King Richard

Denzel Washington – The Tragedy Of Macbeth

MIGLIOR FILM MUSICAL/COMEDY

Cyrano

Don’t Look Up

Licorice Pizza

Tick, Tick… BOOM!

West Side Story

MIGLIOR ATTORE – FILM MUSICAL/COMEDY

Leonardo Di Caprio – Don’t Look Up

Peter Dinklage – Cyrano

Andrew Garfield – Tick, Tick… BOOM!

Cooper Hoffman – Licorice Pizza

Anthony Ramos – Sognando a New York – In the Heights

MIGLIOR ATTRICE – FILM MUSICAL/COMEDY

Marion Cotillard – Annette

Alana Haim – Licorice Pizza

Jennifer Lawrence – Don’t Look Up

Emma Stone – Crudelia

Rachel Zegler – West Side Story

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Catriona Balfe – Belfast

Araiana Debose – West Side Story

Kirsten Dunst – Il potere del cane

Anjanue Ellis – Una famiglia vincente – King Richard

Ruth Negga – Due donne – Passing

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Ben Affleck – The Tender Bar

Jamie Dornan – Belfast

Ciaran Hinds – Belfast

Troy – Coda – I segni sul cuore

Kodi Smitt-McPhee – Il potere del cane

 

MIGLIOR REGISTA

Kenneth Branagh – Belfast

Jane Campion – Il potere del cane

Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter

Steven Spielberg – West Side Story

Denis Villeneuve – Dune

MIGLIOR COLONNA SONORA

Alexandre Desplat – The French Dispatch

Germaine Franco – Encanto

Jonny Greenwood – Il potere del cane

Alberto Iglesias – Madres Paralelas

Hans Zimmer – Dune

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza

Kenneth Branagh – Belfast

Jane Campion – Il potere del cane

Adam Mckay – Don’t Look Up

Aaron Sorkin – Being The Ricardos

MIGLIOR FILM – ANIMAZIONE

Encanto

Flee

Luca

My Sunny Maad

Raya e l’ultimo dragone

MIGLIOR SERIE TV DRAMA

Lupin

The Morning Show

Pose

Squid Game

Succession

MIGLIOR ATTORE – SERIE TV DRAMA

Brian Cox – Succession

Lee Jaw – Squid Game

Billy Porter – Pose

Jeremy Strong – Succession

Omar Sy – Lupin

MIGLIOR ATTRICE – SERIE TV DRAMA

Uzo Aduba – In Treatment

Jennifer Aniston – The Morning Show

Christine Baranski – The Good Fight

Elisabeth Moss – Il racconto dell’ancella

MJ Rodriguez – Pose

MIGLIOR SERIE TV MUSICAL/COMEDY

The Great

Hacks

Only Murders in the Building

Reservation Dogs

Ted Lasso

MIGLIOR ATTRICE – SERIE TV MUSICAL/COMEDY

Hannah Einbinder – Hacks

Elle Fanning – The Great

Issa Rae – Insecure

Tracee Ellis Ross – Black-Ish

Jean Smart – Hacks

MIGLIOR ATTORE – SERIE TV MUSICAL/COMEDY

Anthony Anderson – Black-Ish

Nicholas Hoult – The Great

Steve Martin – Only Murders In The Building

Martin Short – Only Murders In The Building

Jason Sudeikis – Ted Lasso

MIGLIOR MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

Dopesick

American Crime Story: Impeachment

Maid

Omicidio a Easttown

The Underground Railroad

MIGLIOR ATTRICE – MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

Jessica Chastain – Scene da un matrimonio

Cynthia Erivo – Genius: Aretha

Elizabeth Olsen – Wandavision

Margaret Qualley – Maid

Kate Winslet – Omicidio a Easttown

MIGLIOR ATTORE – MINI-SERIE TV, SERIE TV ANTOLOGICA O FILM PER LA TELEVISIONE

Paul Bettany – WandaVision

Oscar Isaac – Scene da un matrimonio

Michael Keaton – Dopesick

Ewan McGrgeor – Holsten

Tahar Rahim – The Serpent

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA – SERIE TV

Jennifer Coolidge – The White Lotus

Kaitlyn Dever – Dopesick

Andie Macdowell – Maid

Sarah Snook – Succession

Hannah Waddingham – Ted Lasso

 

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA – SERIE TV

Billy Crudup – The Morning Show

Kieran Culkin – Succession

Mark Duplass – The Morning Show

Brett Goldstein – Ted Lasso

O Yeong-Su – Squid Game

Rimini è pronta a festeggiare il suo figlio più illustre.

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Rimini celebra i 102 anni dalla nascita di Federico Fellini e le attività del Museo – da poco inaugurato – a lui dedicato con la rassegna “Fellini Open”.

Lunedì 17 al Cinema Fulgor – nella sala ridisegnata da Dante Ferretti in cui un piccolo Federico seduto sulle ginocchia del nonno guardava ‘”Maciste all’inferno” scoprendo la magia del cinema – sarà proiettato in anteprima nazionale, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il documentario di Catherine McGilvray “Fellini e l’ombra”, pellicola che mescola la finzione all’animazione al documentario, per sondare l’inconscio creativo del cineasta romagnolo.

Il 20, giorno del 102esimo compleanno del Maestro, sempre al ‘Fulgor’, la nipote Francesca Fabbri Fellini presenterà il suo cortometraggio “La Fellinette”, vincitore del Premio Speciale 75 ai Nastri d’Argento 2021. Un mix di fiction e animazione, omaggio allo zio regista e al suo mondo, che prende vita nella memoria di un sogno infantile a partire da un disegno che il Maestro realizzò per lei ritraendola sulla spiaggia invernale di Rimini. Nel cast la partecipazione straordinaria di attori come Milena Vukotic, Ivano Marescotti e Bustric.

A precedere il concerto del Duo Trabace “Sognare Fellini. Visioni e amarcord sonori di Nino Rota”. Nel Cinemino allestito all’interno del Palazzo del Fulgor, invece – a partire dal 18 gennaio e per tutto il mese di febbraio –  saranno proiettati il martedì i capolavori di Fellini – sei titoli selezionati all’interno della celebrata filmografia del Maestro – mentre il giovedì si potranno vedere i documentari dedicati ai grandi registi del cinema italiano alternati ad alcuni dei loro film più significativi. I titoli felliniani sono “I vitelloni” , “Il Bidone”, “La Dolce vita”, “8½”, “Giulietta degli Spiriti” e “Fellini Satyricon”. I registi omaggiati: Vittorio De Sica, Marco Ferreri e Lina Wertmuller.

Fino al al 23 infine, sarà possibile visitare la mostra, curata da Luca Cesari “Nel Mondo di Tonino Guerra”, allestita nelle sale dell’Ala di Isotta di Castel Sismondo.