Il film sulla regina del soul è più di un biopic. TRAILER


  1. “Biographical musical drama”. Questa la definizione tecnica di Respect,
biopic che riesce a proiettarci in una dimensione dolente e magica, dove la musica invade la scena e trasforma anche il più drammatico degli scenari.

Aretha Franklin ha dieci anni ma si esibisce già alle feste e nella chiesa di suo padre, il Reverendo C.L. Franklin (Forest Whitaker), amico e mentore di Martin Luther King.

Dopo aver sofferto la separazione dei genitori, Aretha ancora bambina dovrà affrontare anche l’improvvisa morte di sua madre Barbara (Audra McDonald). Mentre una sera, proprio nel corso di una di quelle feste che tanto amava, inizia a subire pesanti molestie sessuali. La ragazza avrà due figli in giovanissima età. Ma a sedici anni ottiene il suo primo contratto discografico, iniziando faticosamente la sua strada verso il successo, alla ricerca della canzone perfetta per esprimere tutta la sua personalità.

Il film seguirà Aretha Franklin attraverso il suo tormentato matrimonio con il suo manager Ted White (Marlon Wayans), uomo autoritario e violento. Racconterà il processo di arrangiamento delle sue prime grandissime hit, quindi la sua relazione con il tour manager Ken Cunningham (Albert Jones).

In un periodo particolarmente oscuro, il riavvicinamento alla religione e al gospel come genere di riferimento per la comunità afro-americana segnerà per lei un intenso momento di rinascita.

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