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giovedì, Maggio 15, 2025
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Cinema Modernissimo, gioiello liberty torna alla luce.

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Cinema Modernissimo, gioiello liberty torna alla luce. Restituita alla città di Bologna la storica sala cinematografica di Palazzo Ronzani
Dopo 15 anni di assenza, il Cinema Modernissimo torna a vivere nel cuore di Bologna, in Piazza Maggiore, uno scrigno sotterraneo, un viaggio nel tempo e nella bellezza di uno spazio che non ha eguali: una discesa nel Paradiso dei cinefili, sotto uno dei palazzi simbolo della modernità novecentesca bolognese, Palazzo Ronzani. Il Cinema propone una programmazione di classici, restauri, film contemporanei, incontri con artisti, autori protagonisti della scena cinematografica. Verrà riservata anche una grande attenzione per le arti, la letteratura, la fotografia, il teatro, la musica.
“Il Modernissimo – spiega il direttore della Cineteca, Gian Luca Farinelli – sarà una sala come sono stati per secoli i luoghi dello spettacolo, qualcosa di unico, speciale, per riattivare quell’idea, quell’abitudine ora dimenticata, di uscire di casa, non per andare a vedere un dato film, ma per andare al cinema, per raggiungere un luogo dove godere, con fiducia, di una programmazione altrettanto unica. Per questo motivo il Modernissimo, durante la giornata, avrà un’apertura prolungata, dai matinée, fino a notte inoltrata, con una novità, la proiezione delle ore 13, per chi vuole approfittare di una pausa pranzo per mangiare e vedere un film che duri appena meno di un’ora (serie tv, capolavori corti, film muti, programmi di cortometraggi)”.
Dieci giorni di festeggiamenti (dal 21 al 30 novembre) e un parterre di ospiti che va da Wes Anderson a Jeff Goldblum (il protagonista del film La mosca), Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Toni Servillo, Paola Cortellesi, Giuseppe Tornatore, Giorgio Diritti, Alba e Alice Rohrwacher e molti e molte altre ai quali è stato chiesto cosa proiettare. Ne è venuta fuori una programmazione ricca di alcuni grandi capolavori andati in brevissimo tempo sold out, a decretare l’amore di Bologna per il grande schermo.

Una giornata storica per l’Italia e per l’opera lirica.

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Una giornata storica per l’Italia e per l’opera lirica. L’UNESCO ha riconosciuto il Canto Lirico Italiano come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Il canto lirico italiano entra ufficialmente nella lista del patrimonio immateriale della umanità. A deciderlo è stato il comitato Unesco, riunito in Botswana, che oggi ha deliberato l’iscrizione in elenco dell’arte del canto lirico italiano. Una soddisfazione tutta tricolore che consacra ufficialmente quella che è universalmente già riconosciuta come una eccellenza italiana. Che a questo punto, però, andrebbe tutelata investendo sulla cultura e sull’arte del nostro Paese.

Bere bene. È una tendenza che coinvolge sempre più gli italiani. Ecco una guida dedicata ai locali mondani più in voga della riviera romagnola.

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Su eleganti terrazze in riva al mare o in salotti storici, l’aperitivo in Romagna è sempre stato ricco e pieno di prelibatezze. A essere cambiato negli ultimi anni è soprattutto il gusto degli italiani per il bere bene.

Iniziamo il nostro tour al Sunset Bar, situato nella pittoresca Darsena di Rimini, ideale per godersi un aperitivo al tramonto. Proseguendo lungo la costa, arriviamo al The Promenade di Riccione, che incarna l’eleganza e la raffinatezza della Riviera. La selezione di drink è eccezionale, con un menù che spazia dai classici intramontabili alle creazioni più audaci. Una tappa alla Gineria Illegale di Rimini, che ha fatto della sua atmosfera anticonformista e del suo spirito ribelle i suoi punti di forza. Un paradiso per gli amanti del gin. Tra i protagonisti della scena mondana di Riccione, We.Me si distingue per il design futuristico e l’atmosfera avanguardista. Situato nel cuore della città, è un cocktail bar che combina tecnologia e creatività per offrire un’esperienza unica ai suoi ospiti.
Infine, il Settimopiano di Riccione e il locale che unisce una vista mozzafiato a una selezione di cocktail di altissimo livello.

Bevabbé Viale A. Gramsci, 3E angolo Viale Corridoni / Riccione • Enoteca II Vicolo Viale Ceccarini, 73 / Riccione • Bottega RosaMaria Viale Virgilio, 6/ Riccione • Terrazza Cotarella Lungo-mare della Libertà, 7 / Riccione • Blue Bar Caffè Viale Ceccarini, 63 / Riccione • Caffè del Porto Viale D’annunzio 4 / Riccione • Enoteca Spazi Piazza Cavour, 5 / Rimini.

Addio Alain Delon. Morto a 88 anni l’attore francese, icona di stile e bellezza e figura rappresentativa del cinema europeo del secondo Novecento

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Addio Alain Delon. Morto a 88 anni l’attore francese, icona di stile e bellezza e figura rappresentativa del cinema europeo del secondo Novecento
Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dalla sua famiglia
LA CARRIERA
Prediletto di Luchino Visconti era stato protagonista nei suoi capolavori da “Rocco e i suoi fratelli” al “Gattopardo”. Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d’autore – a partire da “L’eclisse” di Michelangelo Antonioni dove affiancò Monica Vitti – a quello commerciale, Delon in patria fu diretto da registi quali René Clement, Jean-Pierre Melville e Jacques
Deray che ne fecero risaltare lo sguardo freddo e cinico, in contrasto con il suo volto angelico, rendendolo anche l’interprete ideale dell’antieroe noir di molti polizieschi. Per Melville fu il mafioso italoamericano Frank Costello in “Frank Costello faccia d’angelo”; dette il suo volto al gangster Roger Startet ne “Il clan dei siciliani” di Herny Verneuil e a “Zorro” nel film di Duccio Tessari. Nel 1995 al Festival di Berlino, arrivò il meritato riconoscimento al suo talento: l’Orso d’oro alla carriera, mentre solo nel 2019 il Festival di Cannes gli ha conferito la Palma d’oro alla carriera; e nel frattempo, nel 2012, gli era stato assegnato il Pardo alla carriera al Festival di Locarno.