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Buon compleanno #SophiaLoren, oggi l’attrice compie 90 anni

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Buon compleanno #SophiaLoren, oggi l’attrice compie 90 anni 🎂🎬
Il 20 settembre 1934 nasceva a Roma Sofia Scicolone, destinata a diventare una delle più grandi star del cinema mondiale. Un’icona senza tempo del cinema italiano e un simbolo di stile ed eleganza ammirato in tutto il mondo. Indimenticabili le sue interpretazioni, dal capolavoro “Una giornata particolare” alla straordinaria “La Ciociara”.

L’attrice e produttrice australiana Cate Blanchett ha ricevuto il primo Donostia Award della 72a edizione del Festival di San Sebastian

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Affascinante. Iconica. Talentuosa. L’attrice e produttrice australiana Cate Blanchett ha ricevuto il primo Donostia Award della 72a edizione del Festival di San Sebastian ieri sera al gala nel Kursaal Centre, dove ha considerato un “onore” ricevere il più alto riconoscimento dell’evento e ha dato una difesa appassionata del “desiderio di sapere”.
Il regista messicano Alfonso Cuarón, per il quale Blanchett ha appena lavorato alla miniserie Disclaimer, ha presentato la statuetta all’attrice, che ha elogiato per il suo rigore e virtuosismo, mentre l’attore George Clooney si è congratulato con lei in un video. Clooney ha elogiato Blanchett come parte di una “eredità unica” di artisti che elevano la recitazione a una forma d’arte, citando Marlon Brando, Katharine Hepburn, Montgomery Clift, Jack Nicholson e i colleghi vincitori del Donostia Award Meryl Streep e Robert De Niro. “Sono stato abbastanza fortunato da dirigerti e da agire con te. E fai sempre sentire fortunati tutti quelli che ti circondano che abbiamo la possibilità di lavorare con qualcuno che è così dotato. E sono orgoglioso di chiamarti un amico”, ha detto.

Blanchett, che appare sul poster ufficiale della 72a edizione del Festival, vanta più di 200 riconoscimenti e premi, tra cui due Oscar (con altre sei nomination), due Volpi Cups del Festival di Venezia, quattro premi BAFTA e quattro Golden Globes, il César onorario e il Goya internazionale accumulato in una carriera che dura più di tre decenni e combinando film indipendenti con piaceri della folla. Ha lavorato con registi tra cui Martin Scorsese, Terrence Malick, Steven Soderbergh, Steven Spielberg, David Fincher, Ridley Scott, Sally Potter, Wes Anderson, Alfonso Cuarón, Alejandro G. Iñárritu, Woody Allen, Gillian Armstrong, Taika Waititi, Peter Jackson, Todd Haynes, Richard Linklater, Jim Jarmusch, Guillermo del Toro, Adam McKay e Todd Field.

L’amata attrice di “Harry Potter” Dame Maggie Smith è morta a 89 anni, dopo una leggendaria carriera nel cinema, televisione e teatro.

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Dame Maggie Smith, una delle attrici più celebri e venerate al mondo, è morta all’età di 89 anni. Con una carriera che dura da oltre sette decenni, Smith è diventata un nome familiare attraverso i suoi ruoli in opere amate come “Downton Abbey”, dove ha interpretato la contessa vedova dalla lingua tagliente, e la serie “Harry Potter” come la saggia e costante professoressa Minerva McGonagall. Il suo passaggio segna la fine di un’era, lasciando dietro di sé una ricca eredità di spettacoli straordinari che hanno toccato il cuore di milioni di persone. Smith aveva una capacità senza precedenti di incarnare personaggi che erano sia formidabili che avvinanti.

Nata nel 1934, Maggie Smith ha iniziato la sua carriera teatrale prima di passare al cinema e alla televisione. Ha rapidamente ottenuto il riconoscimento per il suo notevole talento, vincendo due Academy Awards, tre Golden Globe e quattro Primetime Emmy Awards, tra innumerevoli altri riconoscimenti.

Conosciuta per la sua arguzia acuta, le esibizioni sfumate e la presenza dominante, Smith era un vero camaleonte, che eccelleva sia in ruoli comici che drammatici. Dalle tragedie shakespeariane ai moderni drammi televisivi, ha dimostrato una gamma e un’arte senza pari.

Il ritratto di Smith del professor McGonagall nella serie di Harry Potter ha mostrato la sua arguzia acuta e la sua presenza dominante. Uno dei suoi momenti memorabili è arrivato in Harry Potter e i Doni della Morte, dove rimprovera ferocemente il custode della scuola: “Dovrebbero esserlo, idiota!” Questa linea, consegnata con il suo caratteristico umorismo e sernezza, ha catturato perfettamente la sua capacità di essere sia intimidatoria che assolutamente amabile allo stesso tempo. Sono momenti come questo che l’hanno amata a generazioni di fan, sia giovani che vecchi.

#MaggieSmith #harrypotter #cinema #leggenda

PARTHENOPE

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Il nuovo film di Sorrentino è un’ode alla giovinezza, alla femminilità, a
Napoli ed anche alla melanconia. Gary Holdman, Celeste Dalla Porta,
Isabella Ferrari sono alcuni dei protagonisti del nuovo lungometraggio

Parthenope è l’atteso nuovo film di Paolo Sorrentino che arriva dopo l’amatissimo
E’ stata la mano di Dio.
Presentato in Concorso al Festival di Cannes, il film racconta il lungo viaggio della vita di questa donna, appunto Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri.
Quella che prende vita sullo schermo è un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. “I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare”, come scritto nella trama ufficiale del film. Parthenope ha quindi più step e tra tutti quello più coinvolgente è forse la perfetta estate a Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. “E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti.
E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male”.
Il viaggio cinematografico di Parthenope sta per cominciare in tutto il mondo e il premio Oscar Paolo Sorrentino è di certo assai emozionato. D’altronde questo film rappresenta una lettera d’amore ai tempi passati. Si tratta di “un viaggio fatto di amori impossibili e amori mancati. Ma è proprio questa imperfezione a rendere la vita affascinante e la gioventù  indimenticabile.
E Napoli sullo sfondo, il grande amore riuscito”, ha dichiarato il regista.
Il nuovo film di Paolo Sorrentino è quindi un’ode alla giovinezza, alla femminilità, a Napoli ma anche alla melanconia. E ad impersonare e accompagnare quest’ultima è una star del cinema internazionale, Gary Oldman, che qui veste i panni di uno scrittore realmente esistito e indubbiamente amato e letto dal regista, John Cheever. L’attore ha ammesso di essere un fan di Sorrentino e di essere particolarmente colpito dalla sua capacità di giocare con la bellezza, di portarla in breve tempo da affascinante a grottesca.
“È un personaggio piccolo, ma toccante. È molto triste, malinconico, ubriaco”. Con queste parole avrebbe Sorrentino presentato il personaggio a Gary Oldman che in una passata intervista ha puntualizzato: “ammiro Paolo Sorrentino da sempre, ha una capacità unica di racconto e sa trasformarlo in immagini. I suoi film sorprendono. Sono pieni di spirito, umanità e umorismo ». Il film, in sala con Piper Film, è interpretato da Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli e Alfonso Santagata

Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Isabella Ferrari, Peppe Lanzetta, Giampiero De Concilio, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Alfonso Santagata, Lorenzo Gleijeses
Genere: Drammatico – Distribuzione: PiperFilm