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I Queen raccontati dall’occhio fotografico di chi li ha conosciuti per davvero

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Peter Hince al Castel Sismondo Rimini 

 

I QUEEN “MAI VISTI” TRA LE FOTO DI PETER HINCE E CENTINAIA DI RARITÀ

LA MOSTRA SI COMPONE DI 70 IMMAGINI DEL FOTOGRAFO LONDINESE, ALCUNE DELLE QUALI ESPOSTE IN ANTEPRIMA INTERNAZIONALE

Al Castel Sismondo Fellini Museum di Rimini fino al prossimo 30 novembre

organizzata da blu&blu Network e dalla nostra rivista Primafila Magazine.
La mostra è stata inaugurata ieri da Peter Hince, Claudio Cecchetto, Gianni Chimenti (produttore della mostra), Niccolò Chimenti (direttore artistico della mostra e collezionista), Francesco Billitteri (editore e direttore responsabile Primafila Magazine) e dagli assessori del Comune di Rimini, Francesca Mattei e Mattia Morolli.

“Queen unseen – Peter Hince” è il titolo della mostra allestita, e visitabile fino al prossimo 30 novembre, al Fellini Museum. “Unseen” sono le 70 foto, per l’appunto “mai viste” di Peter Hince, assistente personale di Freddie Mercury e road manager del gruppo negli anni che vanno dal 1975 al 1986. “Unseen” sono i tanti cimeli e la ricca raccolta di memorabilia (tra abiti, costumi di scena, accessori, strumenti musicali, dischi e documenti, tutti rigorosamente originali) del collezionista Niccolò Chimenti che, della “European Queen experience”, si può definire tra i più accorti ed appassionati ricercatori.

Due elementi di grande fascino e di particolare rarità che insieme compongono uno dei percorsi espositivi più originali –  ideato e curato da Blu&Blu Network di Roma con Primafila Magazine e con il patrocinio del Comune di Rimini – che siano mai stati dedicati alla leggendaria rock band britannica. 

Un giudizio che parte, e come potrebbe essere altrimenti,  dalle foto di Hince che fissano sulla pellicola momenti, anche intimi, della vita della band (Freddy Mercury in primis) e che ci mostrano immagini inedite di sessioni in studio di registrazione, dei set per le riprese dei videoclip, di prove e backstage dei molteplici tour seguiti in 10 anni di collaborazione e di foto scelte, infine,  tra le poche dedicate ai “live”. Scatti iconici che si sovrappongono alle tante “memorabilia” della collezione di Chimenti che si incontrano nel percorso creato al Fellini Museum, tra le mura di Castel Sismondo.

Un centinaio di pezzi unici, tra i quali spiccano l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nel suo ultimo concerto nonché le sue mitiche bretelle, ma anche la chitarra del 1980 di Brian May, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor, uno dei costumi utilizzati per il video di Radio Gaga, oltre ad album, oggetti, riviste, merchandising, foto firmate dai quattro e tante curiosità (come, ad esempio, il buono d’ordine del 1986 su carta intestata della Queen Productions per  l’acquisto di nuove aste per microfono). A completare il percorso espositivo, ci sono le postazioni video che proiettano filmati e clip in buona parte irreperibili.

A 50 anni dal loro omonimo album d’esordio, il successo dei Queen è saldo come non mai, capace di aggiungere nuovi tasselli ad un mosaico che è un capolavoro vivo e tutt’altro che ultimato. 

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Facile crederlo, se solo si pensa all’exploit di “Bohemian Rhapsody” film del 2018 di Bryan Singer vincitore di decine di premi, che dal 2018 ad oggi ha incassato nel mondo più di un miliardo di dollari (29 ml di euro solo in Italia), o se si considera che le 50 puntate di “Queen: The Greatest Live”, la serie in streaming sulla storia dei loro “live”, hanno totalizzato ad oggi, mediamente, 500.000 visualizzazioni per ogni episodio. 

Meno facile era immaginarsi che ci potessero essere ancora tante cose da scoprire su questa leggendaria band e, in tal senso, la mostra “Queen unseen – Peter Hince” rappresenta dunque “un’occasione imperdibile – come giustamente sottolineano gli organizzatori – sia per i fan, che scopriranno aspetti e dettagli inediti, sia per il grande pubblico che potrà ampliare la propria conoscenza su un gruppo che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale”. 

La mostra è stata inaugurata oggi da Peter Hince, Claudio Cecchetto, Gianni Chimenti (produttore della mostra), Niccolò Chimenti (direttore artistico della mostra e collezionista), Francesco Billitteri (editore e direttore responsabile Primafila Magazine) e dagli assessori del Comune di Rimini, Francesca Mattei e Mattia Morolli.  Dopo Torino, Gallipoli e Rimini, la mostra farà tappa a Roma dal 7 dicembre 2023 al 4 febbraio 2024. A seguire a Milano dall’8 febbraio al 22 aprile 2024 e successivamente a Budapest e in altre principali città europee in un calendario costantemente aggiornato sul sito ufficiale queenunseen.it.

 

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